Cliente: Ente Regionale RomaNatura
Nome progetto: Wave Food Fest
Data: Giugno - Settembre 2018
Location: Casa del Mare, Lido di Ostia
Servizi: Event design & Environmental design
Wave Food Fest
Nell’estate 2018, abbiamo realizzato per l’Ente Regionale RomaNatura all’interno della Casa del Mare, polo museale dell’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, un’edizione trimestrale di Wave Food Fest.
Wave Food Fest è un progetto nato per celebrare la passione per le cose buone e il gusto di stare insieme. Al festival partecipano artigiani gastronomici, chef e imprenditori del gusto selezionati tenendo conto di pochi semplici criteri: genuinità, passione e rispetto per l’ambiente. Un’esperienza multisensoriale, da vivere in compagnia, per assaporare sapori genuini, riscoprire il piacere di profumi antichi, lasciarsi guidare da mani esperte alla scoperta dell’universo che c’è dietro ciò che arriva sulle nostre tavole.
Ente Regionale RomaNatura
RomaNatura è l’Ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma. Attualmente gestisce oltre 16.000 ettari di natura protetta, come preesistenze archeologiche, monumenti, ville e casali, nicchie ecologiche, tra cui anche la riserva marina delle Secche di Tor Paterno. Molte riserve naturali conservano quella vocazione agricola che rende, a tutt’oggi, il Comune di Roma il primo comune agricolo d’Italia
Storytelling Casa del Mare
Ci sono posti in cui il tempo sembra essere rimasto sospeso.
Al Borghetto dei Pescatori di Ostia si è fermato agli anni ’30, quando le capanne di legno diventavano piano piano case di cemento.
La Casa del Mare sorge lì vicino, sull’altra sponda del canale. Una nave fantasma che sfugge anche agli occhi di chi è abituato a vedere il profilo del litorale.
Nata inizialmente come alloggio del personale che aveva il compito di eseguire la manutenzione e il drenaggio del canale, la struttura è oggi destinata all’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, un’isola di biodiversità sommersa a pochi miglia dalla costa.
Verdeacqua e luminosa, con le finestre a oblò, è dotata di ampie sale in cui si svolgono le attività di divulgazione scientifica e promozione culturale.
Event Design — Wave Food Fest
PROGETTAZIONE SPAZI
GIARDINAGGIO

VISUAL IDENTITY
Illustrazioni — Marialaura Fedi
Gastronomia

Pop Up Shop
Esposizioni
AGNES - CECILE — Oltremare
Silvia Pelissero è una pittrice che lavora a Roma, conosciuta con il nome di agnes cecile, dipinge immagini che rispecchiano emozioni e sensazioni che provengo dalla profondità di ognuno di noi. Nella sua pittura usa spesso gli elementi naturali in correlazione ai comportamenti umani, usando questa affinità tra uomo e natura come metafora.
agnes cecile dipinge da sempre principalmente ad acquerello, nasce con questa tecnica e ne usa le caratteristiche anche con altri mezzi, come l'acrilico.
Nei suoi dipinti l'acqua scorre e si muove, lei la segue e ne osserva i movimenti.
L'elemento dell'acqua nella sua tecnica è la variabile incontrollabile per cui ogni immagine può uscire unica e inaspettata, l'acqua diventa un mezzo per esprimersi liberamente, si è costretti a perdere i propri vincoli affidandosi a lei.
L'elemento diventa simbolo di trasparenza, forza, violenza, incontrollabilità, racconta gli stati più profondi della psiche.
In questa esposizione sono raccolti alcuni dei suoi lavori più simbolici sul tema dell'acqua, dei mari e degli oceani, e di come l'artista comunica riflettendosi in essi.
MANIFESTO DELLE VISIONI PARALLELE — Plastik
Plastik è un lavoro ispirato alla Garbage Island nell’Oceano Pacifico. Le foto sono il risultato di una performance durante la quale diverse persone hanno masticato oggetti di plastica.
L’idea della performance è nata con la volontà di mostrare un processo che avviene quotidianamente ma eliminando il passaggio di mezzo, quello di mangiare il pesce. L’accumulo di materiali plastici nell’Oceano porta gli uccelli ed i pesci ad ingerirli ed assorbirli e noi cibandoci di essi mangiamo plastica senza esserne del tutto consapevoli.
Qualche dato sull’Isola di Plastica:
L'hanno chiamata "Great Pacific Garbage Patch" (GPGP), o anche "trash vortex". L'area, grande tre volte la Francia, è occupata da circa 80mila tonnellate di rifiuti, per la maggior parte di materiale plastico (polietilene e polipropilene), portate dalle correnti del Pacifico tra le isole Hawaii e la California. Un ammasso indistinguibile di reti da pesca, bottiglie, tappi, cassette, imballaggi. L'8% è costituito da microplastiche.

SECCHE DI TOR PATERNO